Quando l'agente della CIA Eva Geller scopre informazioni su un uomo che sta attirando l'attenzione internazionale per le sue azioni illegali, inizia un'indagine sulle sue origini. Mentre nuovi seguaci che testimoniano i suoi miracoli continuano a unirsi alle sue fila, i media di tutto il mondo iniziano a essere sedotti da questa figura carismatica. Eva Geller deve svelare rapidamente il mistero: è davvero un essere divino o solo un truffatore in grado di scuotere l'ordine mondiale?
Messiah è una serie televisiva americana thriller in streaming creata da Michael Petroni. La prima stagione è composta da dieci episodi, che sono stati rilasciati su Netflix il 1° gennaio 2020. La serie ha come protagonisti Mehdi Dehbi, Tomer Sisley, Michelle Monaghan, John Ortiz, Melinda Page Hamilton, Stefania LaVie Owen, Jane Adams, Sayyid El Alami, Fares Landoulsi e Wil Traval. Nel marzo 2020 la serie è stata cancellata dopo una sola stagione.
La serie si concentra sulla reazione del mondo moderno a un uomo - che appare per la prima volta in Medio Oriente - i cui seguaci sostengono che sia il ritorno escatologico di ʿĪsā (Gesù in arabo). La sua improvvisa apparizione e i suoi apparenti miracoli scatenano un crescente seguito internazionale, gettando dubbi su chi sia veramente, un caso su cui indaga un agente della CIA.
Un predicatore di strada vestito di giallo (Mehdi Dehbi) predica alla folla di Damasco, invitandola a stare tranquilla e a non preoccuparsi che la città venga conquistata dallo Stato Islamico, poiché Dio ha ordinato che ciò non accada. Dopo che una tempesta di sabbia durata un mese interrompe le catene di rifornimento dell'ISIL, quest'ultimo si ritira e la città viene salvata. Poi il predicatore, che la gente chiama al-Masih, guida centinaia di seguaci nel deserto, fino al confine con le alture del Golan, un viaggio di circa 65 chilometri (40 miglia). Al-Masih supera la barriera di filo spinato e viene arrestato dalla polizia di frontiera israeliana. Incarcerato, al-Masih viene interrogato da Aviram Dahan (Tomer Sisley), dello Shin Bet (l'agenzia di sicurezza interna di Israele); si rifiuta anche di fornire il suo vero nome. Al-Masih ribalta la situazione con Dahan, rivelando il suo nome e altri fatti che Dahan ritiene di non poter ragionevolmente conoscere. Dahan termina l'interrogatorio e lascia la stanza. Ritorna nelle prime ore del mattino, ma è scioccato nello scoprire che al-Masih è fuggito dalla detenzione.