La Fine (How it Ends) è un thriller post apocalittico prodotto da Netflix con Theo James (Divergent), Kat Graham (The Vampire Diaries) e il premio Oscar Forest Whitaker (L’ultimo re di Scozia). Will e Samantha sono una coppia felice in attesa del primo figlio; Will attraversa gli Stati Uniti per andare dal burbero suocero Tom (Whitaker) per chiedere ufficialmente la mano della figlia, ma all'arrivo riceve una videochiamata da lei dove si capisce che qualcosa di catastrofico sta succedendo. Le comunicazioni si interrompono, manca l'energia elettrica e tutto piomba nel caos. I due uomini partono quindi in auto per fare gli oltre 3.000 km che li separano da Samantha, in un classico road movie all'americana, pieno di pericoli per la strada...
Le premesse dal trailer sembravano buone, adoro il premio Oscar Forrest Whitaker e i film catastrofici post-apocalittici a volte regalano delle perle, anche se il bel tentativo di Cargo con Martin Freeman non è stato un gran successo di pubblico. Ma almeno non avevo avuto la sensazione di buttare via un paio d'ore come in questo caso... Nonostante una buona fotografia, belle atmosfere ed un intrigante inizio in cui non trapela esattamente cosa sia successo (Terremoto? Attacco terroristico? Atomica? Alieni?) il film perde di mordente man mano che passano i minuti e si trasforma in un lento road movie per portarci, agonizzanti, verso un finale che sottolinea e conferma la pochezza della sceneggiatura, già priva di spunti interessanti. Tralasciando il cliché del solito padre ex-militare burbero e intrattabile e l'improbabilità delle situazioni a cui i due protagonisti vanno incontro, al film sembrano mancare dei pezzi e questa mancanza sembra sia stata riempita con quello che capitava, con personaggi che entrano ed escono nella narrazione, alcuni senza approfondimenti ed altri a cui viene data eccessiva importanza, in un tentativo maldestro di mostrare le difficoltà di un mondo che - nonostante sia solo da un giorno o due senza elettricità - mostra una violenza e una follia nelle persone come se venissero da anni di stenti, pronti a spararti una fucilata in testa per un gallone di benzina. E poi, di nuovo, un finale imbarazzante del genere ti fa cadere veramente le braccia (e dire ne ho visti di brutti...).
Nonostante siano apprezzabili gli sforzi di Netflix di produrre lungometraggi con attori di livello, almeno questa volta non ci siamo proprio.