Agenti del Mossad lavorano per salvare ed evacuare ebrei-etiopi in Israele dal Sudan all'inizio degli anni '80.
Il film è vagamente basato sugli eventi dell'Operazione Mosè e dell'Operazione Giosuè di Israele del 1984-1985, in cui il Mossad salvò segretamente i rifugiati ebrei-etiopici che soffrivano per le persecuzioni in Sudan, in Africa, facendoli arrivare di nascosto fino alla sicurezza di Israele, utilizzando una base nella località turistica un tempo abbandonata di Arous Village, sulla costa sudanese del Mar Rosso.
The Red Sea Diving Resort è stato presentato in anteprima al San Francisco Jewish Film Festival il 28 luglio 2019 ed è stato distribuito da Netflix il 31 luglio 2019. La reazione della critica al film è stata prevalentemente negativa, mentre il pubblico è stato molto più positivo.
Kebede Bimro, un ebreo etiope vagamente ispirato a Ferede Aklum, collabora con l'agente del Mossad israeliano Ari Levinson per evacuare i rifugiati ebrei-etiopici in Israele. Ari si rende conto che la sua capacità di operare in Etiopia sarebbe migliorata se avesse un'attività di copertura che gli desse un motivo per avere un edificio e dei veicoli. Propone all'ufficiale dei servizi segreti israeliani Ethan Levin un piano che gli consentirebbe di evacuare un numero significativamente maggiore di rifugiati: affittare il Red Sea Diving Resort, un hotel costiero sudanese abbandonato, e gestirlo come copertura per facilitare il trasferimento dei rifugiati fuori dal paese. Il piano poco ortodosso viene approvato con riluttanza e Ari recluta i suoi ex colleghi del Mossad Rachel Reiter, Jake Wolf, Max Rose e Sammy Navon per assisterlo.
Poco dopo l'arrivo del team nel paese islamico del Sudan, gli opuscoli stampati ispirano l'arrivo di veri turisti al resort. Sebbene ospitare ospiti non fosse originariamente parte del piano, Levinson si rende conto che i turisti forniranno una copertura per le operazioni della squadra, che quindi gestisce il resort come un'attività legittima e contemporaneamente evacua i rifugiati verso una nave israeliana in attesa al largo della costa. Inizialmente il piano ha successo e vengono effettuate diverse operazioni di estrazione, ma il colonnello sudanese Abdel Ahmed viene a conoscenza di Bimro dopo aver interrogato e poi ucciso un gruppo di rifugiati. Ahmed visita il resort per indagare, ma non scopre l'operazione dei rifugiati.
Una notte, Ari e Sammy vengono arrestati dopo che una missione di evacuazione è sfuggita per poco ai soldati sudanesi. Dopo essere stati rilasciati, tornano al resort e trovano Levin ad attenderli; questi comunica al gruppo che la missione è stata compromessa e che è stata annullata.
Ahmed visita nuovamente il resort e Rachel è costretta a uccidere uno dei suoi uomini dopo che il soldato scopre un gruppo di rifugiati nascosti lì. Per evacuarli, Ari decide di effettuare un'ultima estrazione di rifugiati con un aereo cargo e l'assistenza di Walton Bowen, un agente della CIA. Ari e la sua squadra trasportano i rifugiati in un aeroporto britannico abbandonato. La squadra e Bimro riescono a sfuggire per un pelo ad Ahmed e ad estrarre se stessi e i rifugiati.