Marcello, un piccolo e gentile toelettatore di cani, si trova coinvolto in un pericoloso rapporto di sottomissione con Simone, un ex pugile violento che terrorizza l'intero quartiere. Nel tentativo di riaffermare la propria dignità, Marcello si sottoporrà a un inaspettato atto di vendetta.
Dogman è un film drammatico italiano del 2018 ispirato a eventi reali che hanno coinvolto Er Canaro e diretto da Matteo Garrone. È stato selezionato per concorrere alla Palma d'Oro al Festival di Cannes 2018. A Cannes, Marcello Fonte ha vinto il premio come miglior attore. Sebbene sia stato selezionato come candidato italiano per il Miglior Film Straniero ai 91° Academy Awards, non è stato nominato.
Marcello è un uomo piccolo e mite che vive in una fatiscente periferia romana; è proprietario di un negozio di toelettatura per cani e divide le sue giornate tra il lavoro, la figlia Alida, che vive con la madre da cui è separato, e la socializzazione con gli altri abitanti della zona. Integra le sue magre entrate vendendo cocaina a dei conoscenti. Uno di questi è Simone, un ex pugile enorme e violento che terrorizza il quartiere. La portata di questa amicizia abusiva viene dimostrata quando una notte Simone costringe Marcello a partecipare a un furto con scasso, dato che ha un furgone e può fare da autista. Il lavoro si svolge senza problemi, ma Marcello sente dire dal suo complice che ha messo un cane nel freezer per farlo tacere. Dopo aver ricevuto la sua parte di bottino, Marcello torna sul posto, recupera il cane e lo rianima.
Simone continua a creare scompiglio, prendendo a pugni un ristoratore e rompendogli il naso. Alcuni abitanti del luogo discutono su cosa fare con lui, ma non viene presa alcuna decisione. Marcello rimane in silenzio per tutto il tempo. Più tardi, Simone costringe Marcello a procurargli della cocaina dal suo fornitore senza pagarla; accompagnandolo, Simone viene rifiutato a causa dei suoi debiti; il teppista risponde picchiando brutalmente lo spacciatore e uno dei suoi scagnozzi e se ne va con un bottino di coca che lui e Marcello consumano in uno strip club. All'uscita, Simone viene colpito da un uomo in moto. Dopo essersi rifiutato di andare in ospedale, Marcello porta Simone a casa della madre per curarlo; qui, Simone e la madre hanno una breve discussione a causa della cocaina, con la madre sconvolta dalla sua dipendenza.
Un giorno, Simone scopre che il negozio di Marcello condivide una parete vuota con un negozio di contanti in cambio di oro e decide di rapinarlo. Marcello cerca di dissuaderlo, visto che il proprietario è suo amico, ma Simone spinge Marcello a consegnargli le chiavi. Il mattino seguente, Marcello scopre che Simone ha compiuto la rapina e ha piazzato delle prove per incriminarlo. Marcello viene arrestato; durante l'interrogatorio, un agente di polizia chiarisce che sa che Simone è responsabile e cerca di convincere Marcello a collaborare, ma lui rifiuta e viene imprigionato.
Un anno dopo, Marcello torna a casa come un paria, rifiutato persino dal suo fornitore di cocaina, e deve ricostruire la sua attività da zero; alla ricerca disperata di denaro, rintraccia Simone e gli chiede la sua parte della rapina (circa 10.000 euro), ma si accorge che è stata spesa per una moto. Temprato dal carcere, Marcello si vendica distruggendo la moto. Il giorno dopo, il bullo lo picchia in pubblico. Dopo questo episodio, Marcello pianifica la sua vendetta.
Dopo qualche giorno, Marcello cerca di nuovo Simone, scusandosi per la bicicletta e proponendogli di incontrare i fornitori di cocaina nel suo negozio, cosa che Simone accetta. Quando Simone arriva, Marcello gli dice di nascondersi in una delle gabbie per cani e di aspettare il suo segnale. Simone lo fa con riluttanza, solo per essere rinchiuso da Marcello, che ora deride il bullo. Simone riesce ad aprire la porta con un calcio, ma Marcello lo colpisce alla testa con una sbarra di metallo mentre sta strisciando fuori. Marcello incatena Simone al muro per curare la sua ferita, ma Simone intrappola la testa di Marcello sotto il suo braccio e inizia a strangolarlo. Nel tentativo di liberarsi, Marcello uccide involontariamente Simone strangolandolo con la catena.
Sconvolto, Marcello si sbarazza del corpo dandogli fuoco in un campo. Sentendo i suoi ex amici giocare a calcio, cerca di catturare la loro attenzione gridando loro che il bullo è finalmente morto, senza successo. Riporta quindi il cadavere al campo di calcio, solo per scoprire che i suoi amici se ne sono andati. Alla fine Marcello decide di portarlo nella piazza principale, aspettando che la gente lo noti. Il palafreniere si rende conto che nessuno si farà vivo e che rimarrà solo con le sue responsabilità.