Mentre era ancora una studentessa, Evelyn Glennie scoprì che stava diventando sorda. Piuttosto che abbandonare lo studio della musica, in cui aveva dimostrato un grande talento, si concentrò sugli strumenti a percussione e sviluppò la sua capacità di sentire il suono attraverso il corpo. Questo documentario la segue mentre si esibisce a New York, in Germania e a Tokyo, condividendo le sue intuizioni sulla natura della musica e sui modi in cui la viviamo.
Nel 2004 è stata pubblicata la colonna sonora di Touch the Sound con Glennie e Frith, oltre a musiche e suoni aggiuntivi del film. Nel 2007 è stato pubblicato un album basato sulle performance di Glennie e Frith nel film, intitolato The Sugar Factory.
"L'udito è una forma di tatto. Lo senti attraverso il tuo corpo e a volte ti colpisce quasi il viso".
-Evelyn Glennie in Touch the Sound
Touch the Sound esplora la carriera di musicista di Evelyn Glennie e come, nonostante sia profondamente sorda, sia in grado di percepire i suoni in modo diverso dalle orecchie. Glennie spiega come un disturbo neurologico l'abbia colpita da bambina e all'età di otto anni, poco dopo aver iniziato a suonare il pianoforte, abbia iniziato a perdere l'udito. A 13 anni, un audiologo le disse che non era più possibile suonare e le suggerì di trasferirsi in una scuola per sordi. Ma Glennie rimase nella sua scuola e passò dal pianoforte alle percussioni, le cui vibrazioni, scoprì, poteva percepire con il tatto. Glennie sviluppò questa capacità di sentire il suono e in seguito divenne "una delle più importanti percussioniste soliste del mondo".
Nel film Glennie si esibisce e viene intervistata in diverse località del mondo. Visita la fattoria nell'Aberdeenshire, in Scozia, dove è cresciuta e ricorda la sua infanzia e come ha superato la perdita dell'udito. Collabora con il musicista sperimentale inglese Fred Frith in una fabbrica di zucchero abbandonata a Dormagen, in Germania, dove registrano insieme un CD. Suona anche i rullanti nella Grand Central Station di Manhattan, si esibisce con il percussionista cubano Horacio "El Negro" Hernandez su un tetto di New York City e si esibisce con Ondekoza, una troupe di tamburi taiko in Giappone.